Domenica 15 alle 11.00 alla Sequoia del parco storico di Levico Terme (Viale Rovigo 1)
Matinée ad altissimo tasso di emotività, di elenchi, di abbracci, di bivacchi, di cose, di cose nella casa, di come cambiano le cose nella casa, di casi, di piccoli passi, pure di un notaio e di quello che rimane, insomma matinée di parole precise.
Le parole precise le ha dette LUIGI NACCI, ospite a noi caro fin dai primissimi anni di bottega. Le ha dette come un bravo poeta sa fare con "i dieci passi dell'addio", il suo primo romanzo pubblicato per la collana Supercoralli Einaudi.
Lo presentiamo nell'ambito dell'Alzheimer Fest (c'è il ricordo, c'è la rimanenza del ricordo, c'è il senso che destiniamo alla porzione di ricordo) alla sequoia del nostro parco secolare. (Viale Rovigo 1 - se piove ci spostiamo in Barchessa, a pochi metri, sempre nel parco).
"Se dovessi provare a dire in poche righe cos'è, direi che è un libro che parla di quel tempo che sta - in bilico - tra un arrivederci e un addio. Ѐ un tempo sospeso: viviamo, ma è come se non fossimo del tutto vivi. La persona che abbiamo amato non è più in casa con noi, eppure è dappertutto. Il lavoro, le passioni, gli impegni, i conti, nulla conta. Conta soltanto pensarla, pensare a ciò che abbiamo costruito, alla vita che abbiamo custodito insieme. Parla di un amore che, nonostante gli errori, non potrà mai essere cancellato da una firma nello studio di un avvocato, di un notaio, o davanti a un giudice.
So che non sarà facile presentarlo. Ci proverò.
Mi auguro che ve ne prenderete cura."
IL LIBRO
Come si ricomincia a vivere dopo la fine di un amore? Come si prepara il caffè, come ci si guarda allo specchio, come si aprono e richiudono gli armadi, come ci si veste per andare al lavoro? Tutto è precipitato perché ti sei innamorato di un'altra donna: sei tu che hai convocato il disastro. Ora sei solo nella casa semivuota e non smetti di pensare a tutto ciò che è stato. Vuoi cercare tra i crolli quello che ancora splende. Non vuoi dimenticare niente. Vai al tavolo e scrivi, uno dopo l'altro, i dieci passi dell'addio.
«Ci siamo solo io, lei, il dolore e l'amore. Questo dovevo dirle: ci lasciamo, non ci lasceremo mai. Non verrai più a casa, ci sarà sempre la tua stanza. Amerò un'altra donna, continuerò ad amarti. Farò dei figli, saranno anche tuoi. Non siamo più niente, siamo una cosa sola».
Nelle sue vesti di viandante e guida, nonché di autore e poeta della «viandanza», Nacci trasforma l’addio in un sentiero, dove i passi si possono contare e mettere in fila. E porta con sé lungo il cammino tutti noi, che come lui abbiamo amato e siamo stati amati. Se il secondo passo è fare pace con quello che resta, il terzo è non dimenticare. E al decimo passo, forse, sapremo fermarci nel luogo che abbiamo davanti agli occhi.
L'AUTORE
Luigi Nacci, nato nel 1978 a Trieste, è poeta e scrittore. La ‘viandanza’, parola che ha messo al centro della sua ricerca di uomo e autore, è per lui un modo di tenere insieme la parte sedentaria e quella nomade. È insegnante, giornalista, guida ambientale escursionistica e per Ediciclo dirige la collana “La biblioteca del viandante”. Dopo alcuni volumi di versi, ha pubblicato in prosa Alzati e cammina (Ediciclo 2014), Viandanza (Laterza 2016), Trieste selvatica (Laterza 2019) e Non Mancherò la strada (Laterza, 2022).
Esplora a piedi i margini a est e a ovest d'Europa. Ama andare fuori sentiero.
I dieci passi dell'addio è il suo primo romanzo.